Festa in Rosso 2019-Un altro mondo è possibile

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di Ezio Locatelli

Negli ultimi vent’anni in Italia, come altrove, abbiamo assistito ad una esplosione delle disuguaglianze in ragione delle politiche portate avanti tanto dai governi di destra che da quelli di centrosinistra: riduzione delle imposte sui ricchi, tagli della spesa pubblica nella sanità e nell’istruzione, abbassamento dei salari e delle pensioni, precarizzazione del lavoro e demolizione dei diritti dei lavoratori. Politiche che dopo aver distrutto i meccanismi della solidarietà collettiva, scatenato la concorrenza generalizzata di tutti contro tutti hanno portato al più grande trasferimento della ricchezza dai ceti popolari e medi verso i ricchi mai realizzato in Italia dal 1861. Il contrario di quanto prescritto dalla nostra Costituzione. Invece che rimuovere le disuguaglianze materiali si sono imposti nuovi privilegi ed esclusioni. Si è affermata la legge del più forte contro i soggetti economicamente e socialmente più deboli.

 

Ancor oggi progetti come la flat tax o l’autonomia regionale differenziata vanno nella stessa direzione. Col risultato, se venissero portati a compimento, di fare tabula rasa di diritti sociali e servizi universali, di ingenerare nuove spaccature, separatismi, differenze, discriminazioni. Progetti che vanno respinti insieme al tentativo cinico di sfruttare il disagio e la rabbia di una società deprivata di garanzie sociali per scatenare una guerra tra poveri, una guerra che dia la possibilità di distogliere l’attenzione dalle responsabilità delle classi dominanti, della finanza, dei poteri forti. In questo senso il neopopulismo di governo è insieme maschera e strumento di un sistema capitalistico in crisi che non funziona più ma che vuole continuare a durare sulla pelle della povera gente.

Dobbiamo strappare questa maschera di propaganda che lavora alla formazione di un senso comune regressivo, di un regime reazionario. Per farlo va rimessa al centro la lotta per l’eguaglianza volta ad affermare l’universalismo dei diritti fondamentali alla sussistenza, alla salute, all’istruzione, alla previdenza e via discorrendo come riconoscimento della pari dignità delle persone. Eguaglianza contro l’iniqua appropriazione della ricchezza da parte di pochi. Eguaglianza come principio cardine in grado di far fronte alle sfide globali da cui dipende il nostro futuro. Le sfide che riguardano guerre, minacce all’ambiente, catastrofi sociali prima che sia smantellato l’intero edificio della società civilizzata. Non facciamoci togliere la speranza di tempi migliori, soprattutto non facciamoci deprivare della volontà di pensare, resistere e lottare per un mondo altro e più giusto. Movimenti e istanze di cambiamento rimangono più che mai in campo. Si tratta di coglierne la carica trasformativa. Da qui il tema di quest’anno della nostra festa e del nostro impegno a venire: un altro mondo è possibile.

Ezio Locatelli

Segretario provinciale Prc-Se di Torino